2WD ... rivoluzione al Giro d'Italia
Anche per la seconda gara del campionato due ruote motrici, a fare la voce grossa è stata la Renaul Megane di casa Ninco che ha relegato a posizioni di rincalzo la più “giovane” Clio.
Una vettura sicuramente in la con gli anni ma che ha saputo trovare nelle sinuose curve delle prove astigiane la sua giusta collocazione. Il resto lo ha fatto De Lepris, vincendo ben 10 delle 12 prove cronometrate in programma.
Torchio ha potuto fare ben poco per contrastare il suo avversario diretto. Ci ha provato verso la fine modificando al parco assistenza l’assetto della sua vettura e vincendo due PS, ma i troppi errori e la non perfetta messa a punto della vettura hanno fatto il resto. Si porta a casa comunque un ottimo secondo posto che lo tiene in lotta per la vittoria assoluta di categoria.
Sempre più incisivo Mollo che ha dimostrato di poter tenere il passo dei più veloci. Per lui ancora la poca esperienza gli fa commetere piccoli ma decisivi errori che non gli permettono di affiancare i primi nella lotta per la vitoria finale.
Assenti molti nomi di spicco che avrebbero comunque potuto modificare l’esito della gara, nelle immediate retrovie, ai piedi del podio, la lotta è scaturita tra Sorge e Spada.
Entrambi su Renault Clio hanno battagliato fino all’ultima prova speciale per aggiudicarsi i punti utili al campionato e al Giro d’Italia Slot che questa volta ha visto protagoniste di serata la PS 2 e la PS 9.
La spunta Sorge dopo aver sofferto parecchio sulla speciale innevata con qualche uscita di troppo e un tempo ben al di sopra delle sue possibilità. Con oltre 20″ sul suo miglior tempo, infatti, ha pensato per un attimo di essere uscito fuori dai giochi. Spada ne ha subito approfittato ma l’esperienza di Sorge ha fatto in modo di rimettere tutto a posto consegnando nelle mani del pilota di Sessant il quarto posto assoluto.
Con le varie defezioni a questa gara si modifica anche la classifica del Giro d’Italia. Finale tiene la terza posizione ma alle sue spalle sale Mollo. Male purtroppo per Massasso e Bottino che scendono ai piedi della classifica.